Apparecchiature per estinzione incendi
Estintori di incendio
Manutenzione
Fire fighting equipment
Fire extinguishers
Maintenance
CLASSIFICAZIONE ICS 13.220.10
SOMMARIO La norma indica i criteri per effettuare la sorveglianza, il controllo, la revisione e il collaudo degli estintori al fine di garantirne l’efficenza operativa.
RELAZIONI NAZIONALI La norma è la revisione della UNI 9994:1992.
RELAZIONI INTERNAZIONALI
ORGANO COMPETENTE Commissione "Protezione attiva contro gli incendi"
RATIFICA Presidente dell’UNI, delibera dell’1 luglio 2003
Gr. 6
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Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
PREMESSA
La presente norma è stata elaborata dalla Commissione "Protezione attiva contro gli incendi" dell’UNI, nell’ambito del Gruppo di lavoro "Terminologia e mezzi manuali di lotta contro l’incendio".
La Commissione Centrale Tecnica dell’UNI ha dato la sua approvazione il 18 giugno 2003.
Rispetto all’edizione precedente, sono stati rivisti i criteri del collaudo,
del controllo e della sostituzione dell’agente estinguente.
Sono state inoltre aggiornate le schede riportanti le operazioni minime
di revisione degli estintori.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione
di nuove edizioni o di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere
in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI
corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
INDICE
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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1
3 TERMINOLOGIA 1
4 CLASSIFICAZIONE 2
5 FASI DELLA MANUTENZIONE 2
5.1 Sorveglianza 2
5.2 Controllo 2
5.3 Revisione 3
prospetto 1 Frequenza di revisione 3
5.4 Collaudo 3
6 CARTELLINO DI MANUTENZIONE 4
7 SOSTITUZIONI 4
7.1 Ricambi 4
7.2 Sostituzione e ricarica dell’agente estinguente 4
8 MANUTENTORE 4
9 DISPOSIZIONI GENERALI 4
APPENDICE OPERAZIONI MINIME DI REVISIONE DEGLI ESTINTORI 5
(normativa)
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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente norma prescrive i criteri per effettuare la sorveglianza, il controllo, la revisione
e il collaudo degli estintori, ai fini di garantirne l’efficienza operativa, secondo la legislazione
vigente1).
In appendice sono riportate le operazioni minime di revisione degli estintori.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
UNI 9492 Estintori carrellati d’incendio - Requisiti di costruzione e tecniche
di prova
UNI EN 3-1 Estintori d’incendio portatili - Designazione, durata di
funzionamento, focolari di prova di classe A e B
UNI EN 3-2 Estintori d’incendio portatili - Tenuta, prova di elettricità, prova di
costipamento, disposizioni speciali
UNI EN 837-1 Manometri - Manometri a molla tubolare - Dimensioni, metrologia,
requisiti e prove
3 TERMINOLOGIA
Ai fini della presente norma si applicano le definizioni seguenti.
3.1 estintore: Apparecchio contenente un agente estinguente che può essere proiettato e
diretto su un fuoco sotto l’azione di una pressione interna. Questa pressione può essere
fornita da una compressione preliminare permanente, da una reazione chimica o dalla
liberazione di un gas ausiliario (definizione conforme alle UNI 9492 e UNI EN 3-1).
3.1.1 estintore portatile: Estintore concepito per essere portato e utilizzato a mano e che, pronto
all’uso, ha una massa minore o uguale a 20 kg (definizione conforme alla UNI EN 3-1).
3.1.2 estintore carrellato: Estintore trasportato su ruote, di massa totale maggiore di 20 kg e
contenuto di estinguente fino a 150 kg (definizione conforme alla UNI 9492).
3.2 agente estinguente: Complesso del/dei prodotto/i contenuto/i nell’estintore, la cui azione
provoca l’estinzione (definizione conforme alle UNI 9492 e UNI EN 3-1).
3.3 carica di un estintore: Massa o volume dell’agente estinguente contenuto nell’estintore.
Dal punto di vista quantitativo, la carica degli apparecchi a base d’acqua si esprime in
volume (litri) e quella degli altri apparecchi in massa (kilogrammi) (definizione conforme
alla UNI EN 3-1).
3.4 prototipo omologato: Estintore d’incendio munito di autorizzazione alla commercializzazione
in conformità con la legislazione vigente.
3.5 produttore: Chiunque fabbrichi, assembli ed immetta sul mercato l’estintore completo
delle sue parti e pronto all’impiego.
3.6 manutentore: Persona fisica e giuridica esperta nell’espletamento del servizio di
manutenzione degli estintori, e che opera secondo la legislazione vigente2).
1) Al momento della pubblicazione della presente norma, sono in vigore il DPR 547/55 "Norme per la prevenzione degli
infortuni sul lavoro", il DLgs 626/94 "Attuazione delle direttive 89/391, 89/654, 89/655, 89/656, 90/269, 90/270, 90/394 e
90/679 riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro" e successive
modifiche, il DLgs 493/96 "Attuazione della direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica
e/o di salute sul luogo di lavoro", Decreto Interministeriale Ministero dell’Interno - Ministero del Lavoro e della Previdenza
Sociale del 10/03/98: "Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luogi di lavoro",
DLgs 93/2000 "Attuazione della direttiva 97/23/CE in materia di attrezzature a pressione".
2) Al momento della pubblicazione della presente norma, è in vigore il DPR 547/55 "Norme per la prevenzione degli
infortuni sul lavoro".
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3.7 cartellino di manutenzione: Documento che attesta gli interventi effettuati in conformità
alla presente norma.
4 CLASSIFICAZIONE
Gli estintori, in relazione dell’agente estinguente in essi contenuto, si suddividono in:
- estintori ad acqua e a base d’acqua;
- estintori a schiuma;
- estintori a polvere;
- estintori a biossido di carbonio (CO2);
- estintori a idrocarburi alogenati.
5 FASI DELLA MANUTENZIONE
5.1 Sorveglianza
Consiste in una misura di prevenzione atta a controllare l’estintore nella posizione in cui è
collocato, con particolare riferimento ai seguenti aspetti:
a) l’estintore sia presente e segnalato con apposito cartello, secondo quanto prescritto
dalla legislazione vigente;
b) l’estintore sia chiaramente visibile, immediatamente utilizzabile e l’accesso allo
stesso sia libero da ostacoli;
c) l’estintore non sia stato manomesso, in particolare non risulti manomesso o
mancante il dispositivo di sicurezza per evitare azionamenti accidentali;
d) i contrassegni distintivi siano esposti a vista e siano ben leggibili;
e) l’indicatore di pressione, se presente, indichi un valore di pressione compreso
all’interno del campo verde;
f) l’estintore non presenti anomalie quali ugelli ostruiti, perdite, tracce di corrosione,
sconnessioni o incrinature dei tubi flessibili, ecc.;
g) l’estintore sia esente da danni alle strutture di supporto e alla maniglia di trasporto;
in particolare, se carrellato, abbia ruote funzionanti;
h) il cartellino di manutenzione sia presente sulI’apparecchio e sia correttamente
compilato.
Le anomalie riscontrate devono essere eliminate.
5.2 Controllo
Consiste in una misura di prevenzione atta a verificare, con frequenza almeno
semestrale, l’efficienza dell’estintore, tramite effettuazione dei seguenti accertamenti:
a) verifiche di cui alla fase di sorveglianza (5.1);
b) - per gli estintori portatili: i controlli previsti al punto "verifica" della UNI EN 3-2
(accertamento della pressione interna),
- per gli estintori carrellati: i controlli previsti al punto "verifica" di cui al punto
"Accertamenti e prove sui prototipi" della UNI 9492,
- per gli estintori portatili a biossido di carbonio: i controlli previsti nel punto
"Verifica" della UNI EN 3-2 (accertamento dello stato di carica tramite
pesatura);
c) controllo della presenza, del tipo e della carica delle bombole di gas ausiliario per gli
estintori pressurizzati con tale sistema, secondo le indicazioni del produttore.
Il produttore deve fornire tutte le indicazioni necessarie per effettuare il controllo.
Le anomalie riscontrate devono essere eliminate, in caso contrario l’estintore deve essere
dichiarato non idoneo, sospeso dall’esercizio e sostituito.
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Nota La periodicità dei controlli per il settore navale è stabilita da appositi atti regoIamentari dell’autorità competente.
5.3 Revisione
Consiste in una misura di prevenzione, di frequenza almeno pari a quella indicata nel
prospetto 1, atta a verificare, e rendere perfettamente efficiente l’estintore, tramite l’effettuazione
dei seguenti accertamenti e interventi:
- verifica della conformità al prototipo omologato per quanto attiene alle iscrizioni e
all’idoneità degli eventuali ricambi;
- verifiche di cui alle fasi di sorveglianza e controllo (5.1 e 5.2);
- esame interno dell’apparecchio per la verifica del buono stato di conservazione;
- esame e controllo funzionale di tutte le parti;
- controllo di tutte le sezioni di passaggio del gas ausiliario, se presente, e dell’agente
estinguente, in particolare il tubo pescante, i tubi flessibili, i raccordi e gli ugelli, per
verificare che siano liberi da incrostazioni, occlusioni e sedimentazioni;
- controllo dell’assale e delle ruote, quando esistenti;
- ripristino delle protezioni superficiali, se danneggiate;
- sostituzione dei dispositivi di sicurezza contro le sovrapressioni con altri nuovi;
- sostituzione dell’agente estinguente;
- montaggio dell’estintore in perfetto stato di efficienza.
Il produttore deve fornire tutte le indicazioni utili per effettuare la revisione.
Nota La periodicità delle revisioni per il settore navale è stabilita da appositi atti regolamentari dell’autorità competente.
5.4 Collaudo
Consiste in una misura di prevenzione atta a verificare, con la frequenza sotto specificata,
la stabilità del serbatoio o della bombola dell’estintore, in quanto facente parte di
apparecchi a pressione.
Gli estintori a biossido di carbonio (CO2) e le bombole di gas ausiliario devono rispettare
le scadenze indicate dalla legislazione vigente in materia di gas compressi e liquefatti.
Gli estintori che non siano già soggetti a verifiche periodiche secondo la legislazione
vigente e costruiti in conformità alla Direttiva 97/23/CE (DLgs 93/2000), devono essere
collaudati ogni 12 anni mediante una prova idraulica della durata di 30 s alla pressione di
prova (Pt) indicata sul serbatoio.
Gli estintori che non siano già soggetti a verifiche periodiche secondo la legislazione
vigente e non conformi alla Direttiva 97/23/CE (DLgs 93/2000), devono essere collaudati
ogni 6 anni, mediante una prova idraulica della durata di 1 min a una pressione di
3,5 MPa, o come da valore punzonato sul serbatoio se maggiore.
Al termine delle prove, non devono verificarsi perdite, trasudazioni, deformazioni o dilatazioni
di nessun tipo.
Il produttore deve fornire tutte le indicazioni per effettuare il collaudo.
prospetto 1 Frequenza di revisione
Tipo di estintore Tempo massimo di revisione con sostituzione della
carica (mesi)
a polvere
ad acqua o a schiuma
a CO2
ad idrocarburi alogenati
36
18
60
72
Nota La revisione comprende tutti i componenti costituenti l’estintore.
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Nota La periodicità dei collaudi per il settore navale è stabilita da appositi atti regolamentari dell’autorità competente.
6 CARTELLINO DI MANUTENZIONE
Può essere strutturato in modo tale da potersi utilizzare per più interventi e per più anni.
Sul cartellino deve essere obbligatoriamente riportato:
- numero di matricola o altri estremi di identificazione dell’estintore;
- ragione sociale e indirizzo completo e altri estremi di identificazione del
manutentore;
- massa lorda dell’estintore;
- carica effettiva;
- tipo di fase effettuata;
- data dell’ultimo intervento (mese/anno nel formato mm/aa);
- firma leggibile o punzone indentificativo del manutentore.
7 SOSTITUZIONI
7.1 Ricambi
I ricambi devono far conservare all’estintore la conformità al prototipo omologato ed
essere garantiti all’utilizzatore dal manutentore.
7.2 Sostituzione e ricarica dell’agente estinguente
L’agente estinguente utilizzato nella ricarica deve far conservare all’estintore la conformità
al prototipo omologato ed essere garantito all’utilizzatore a cura del manutentore.
La sua sostituzione deve essere effettuata con intervallo di tempo non maggiore di quello
massimo di efficienza dichiarato dal produttore e, in ogni caso, non maggiore degli intervalli
di cui al prospetto 1.
In occasione delle verifiche periodiche e/o straordinarie di solidità e integrità del corpo di
estintore e quando gli estintori siano stati parzialmente scaricati, l’agente estinguente
degli estintori deve essere sostituito integralmente.
Il produttore deve fornire tutte le indicazioni utili per effettuare la ricarica.
8 MANUTENTORE
Il servizio di controllo, revisione e collaudo deve essere svolto da personale esperto.
9 DISPOSIZIONI GENERALI
9.1 L’estintore può essere rimosso per manutenzione previa sostituzione con altro di capacità
estinguente non inferiore.
9.2 Le iscrizioni devono essere sostituite con originali nuovi qualora siano, anche in parte, non
leggibili o sia necessaria la verniciatura del corpo di estintore. Eventuali anomalie o
difformità devono essere segnalate all’utilizzatore.
9.3 Ogni manutentore subentrante nel servizio di manutenzione deve garantire il corretto e
responsabile prosieguo delle operazioni di manutenzione effettuando la revisione, ove lo
giudichi necessario, anche in anticipo rispetto ai tempi di cui al prospetto 1.
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APPENDICE OPERAZIONI MINIME DI REVISIONE DEGLI ESTINTORI
(normativa)
La presente appendice indica le operazioni minime da effettuare per la revisione degli
estintori portatili o carrellati. Per ogni tipo di estintore portatile o carrellato è fornita una
scheda che descrive la sequenza e le modalità di tali operazioni.
Qualora un determinato modello di estintore lo richieda, tali schede possono essere
integrate a cura del produttore.
Il sistema di lettura delle schede è il seguente.
Ad ogni operazione è assegnato un numero che ne individua la posizione nella sequenza
di svolgimento. Nella generalità dei casi, in ogni scheda per i diversi tipi di estintore ad
ogni numero corrisponde sempre lo stesso tipo di operazione.
La numerazione in bis di certi punti è effettuata per fornire prescrizioni specifiche applicabili
ai soli estintori carrellati. Di fianco ad ogni prescrizione viene indicato con il segno
(
) a quale tipo di estintore portatile (P) o carrellato (C) essa è applicabile.
La presente appendice comprende 7 differenti schede per diversi tipi di estintore.
Scheda 1 - Estintore ad acqua o a schiuma a pressione permanente
Scheda 2 - Estintore ad acqua o a schiuma a reazione chimica
Scheda 3 - Estintore a polvere a pressione permanente
Scheda 4 - Estintore a idrocarburi alogenati
Scheda 5 - Estintore a biossido di carbonio (CO2)
Scheda 6 - Estintore ad acqua o a schiuma pressurizzato con bombola di gas ausiliario
Scheda 7 - Estintore a polvere pressurizzato con bombola di gas ausiliario
Scheda 1 - Estintore ad acqua o a schiuma a pressione permanente
Operazione P C
1 Depressurizzare, scaricando solo il gas ausiliario
2 Assicurarsi che non vi sia pressione residua
3 Svuotare completamente il corpo di estintore
4 Eliminare tutti i residui della vecchia carica
5 Verificare lo stato delle lamiere e delle saldature del
corpo di estintore
6 Eliminare il corpo di estintore che presenti inizi di corrosione interna
7 Smontare l’otturatore/la valvola nei suoi componenti; controllare la
funzionalità e leggibilità degli indicatori di pressione e la loro
precisione con strumento tarato con manometro di riferimento
campione certificato SIT avente le caratteristiche conformi alla
UNI EN 837-1; eliminare gli indicatori avariati, illeggibili o starati
e sostituirli con indicatori originali indicati dal produttore
8 Sostituire tutte le guarnizioni e le parti usurate
9 Rimontare l’otturatore/la valvola nei suoi componenti e se
necessario lubrificare
10 Smontare il dispositivo di sicurezza contro le sovrapressioni
11 Sostituire il disco a frattura prestabilita/le molle di taratura della
valvola di sicurezza e rimontare, serrando secondo le
indicazioni del produttore
12 Controllare l’integrità del tubo pescante, il suo accoppiamento ad
altri organi; eliminare i residui della vecchia carica ed altre impurità
13 Smontare l’ugello erogatore/la lancia se separato/a dal corpo
otturatore/dalla valvola
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14 Controllare l’integrità dell’ugello erogatore/della lancia, il suo
accoppiamento ad organi ed eliminare i residui della vecchia
carica ed altre eventuali ostruzioni
14 bis Controllare l’integrità dell’ugello erogatore/della lancia, il suo
accoppiamento ad altri organi, i dispositivi di azionamento e
intercettazione della scarica e le loro protezioni, sostituendo le
guarnizioni di tenuta e le parti usurate; eliminare i residui della
vecchia carica ed altre eventuali ostruzioni
15 Smontare il tubo flessibile
16 Eliminare il tubo flessibile che presenta screpolature o ammaccature
del tubo e/o dei girelli di accoppiamento e dei raccordi
16 bis Eliminare il tubo flessibile che presenta screpolature o ammaccature
del tubo e/o dei girelli di accoppiamento e dei raccordi; smontare
e controllare eventuali collettori, verificarne gli accoppiamenti dei
raccordi e dei girelli ed eliminare quelli difettosi o lesionati
17 Procedere alla ricarica con particolare attenzione alla formazione
dell’eventuale soluzione schiumogena che deve essere del tipo e
della concentrazione indicata dal produttore; le soluzioni
devono essere omogenee e non devono presentare grumi di
sostanze non disciolte
18 Rimontare l’otturatore/la valvola sui corpo di estintore e
pressurizzare l’estintore alla pressione nominale secondo
le indicazioni del produttore
19 Assicurarsi che non vi siano perdite di gas ausiliario o di carica
20 Rimontare ogni altro componente precedentemente smontato
e serrare i girelli del tubo flessibile
21 Ripristinare le protezioni o verniciature esterne in presenza
di inizi di corrosione sulle lamiere, sulle saldature e sui fondi
22 Ripristinare le iscrizioni mancanti o illeggibili sull’estintore e
sull’etichetta o sostituire quest’ultima
23 Ripristinare il dispositivo di sicurezza per evitare
azionamenti accidentali
24 Ripristinare, se illeggibile o esaurito, o aggiornare il
cartellino di manutenzione e applicarlo all’estintore
25 Controllare gli accessori di fissaggio ed eventuali sostegni
del tubo flessibile e sostituire i particolari avariati
26 Verificare l’integrità del supporto e delle saldature
26 bis Verificare l’integrità del supporto e delle saldature; controllare
e lubrificare i mozzi e i cuscinetti delle ruote e controllare
le ruote sostituendo quelle difettose
27 Controllare il fissaggio delle ruote sui mozzi e verificare la
resistenza al traino
28 Controllare le impugnature del supporto e le carenature di
protezione e riparare quelle lesionate
Scheda 2 - Estintore ad acqua o a schiuma a reazione chimica
Operazione P C
1 Depressurizzare, scaricando solo l’eventuale gas ausiliario formatosi
2 Assicurarsi che non vi sia pressione residua
3 Svuotare completamente il corpo di estintore e il portacarica
acida/cestello portafiala
4 Eliminare tutti i residui della vecchia carica
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5 Verificare lo stato delle lamiere e delle saldature del corpo di
estintore e del portacarica acida/cestello portafiala
6 Eliminare il corpo di estintore che presenti inizi di corrosione
interna; eliminare il portacarica acida cestello portafiala
usurato o lesionato
7 Smontare l’otturatore/la valvola nei suoi componenti
8 Sostituire tutte le guarnizioni e le parti usurate
9 Rimontare l’otturatore/la valvola nei suoi componenti e se
necessario lubrificare
10 Smontare il dispositivo di sicurezza contro le sovrapressioni
11 Sostituire il disco a frattura prestabilita/le molle di taratura
della valvola di sicurezza e rimontare, serrando secondo
le indicazioni dei produttore
12 Controllare l’integrità del tubo pescante o del condotto di
erogazione e il suo accoppiamento ad altri organi; eliminare i
residui della vecchia carica ed altre impurità
13 Smontare l’ugello erogatore/la lancia se separato/a dal
corpo otturatore/dalla valvola
14 Controllare l’integrità dell’ugello erogatore/della lancia, il suo
accoppiamento ad altri organi ed eliminare i residui della
vecchia carica ed altre eventuali ostruzioni
14 bis Controllare l’integrità dell’ugello erogatore/della lancia, il suo
accoppiamento ad altri organi, i dispositivi di azionamento e
intercettazione della scarica e le loro protezioni, sostituendo
le guarnizioni di tenuta e le parti usurate; eliminare i residui della
vecchia carica ed altre eventuali ostruzioni
15 Smontare il tubo flessibile
16 Eliminare il tubo flessibile che presenti screpolature o
ammaccature del tubo e/o dei girelli di accoppiamento e dei raccordi
16 bis Eliminare il tubo flessibile che presenta screpolature o
ammaccature del tubo e/o dei girelli di accoppiamento e dei
raccordi; smontare e controllare eventuali collettori, verificarne
gli accoppiamenti dei raccordi e dei girelli ed eliminare quelli
difettosi o lesionati
17 Procedere alla ricarica con particolare attenzione alla preparazione
delle cariche basiche ed acide, secondo le indicazioni del produttore;
le soluzioni devono essere omogenee e non devono presentare
grumi di sostanze non disciolte
18 Rimontare l’otturatore/la valvola sul corpo di estintore secondo
le indicazioni del produttore
19 Assicurarsi che non vi siano perdite di gas ausiliario o di carica
20 Rimontare ogni altro componente precedentemente smontato e
serrare i girelli del tubo flessibile
21 Ripristinare le protezioni o verniciature esterne in presenza
di inizi di corrosione sulle lamiere, sulle saldature e sui fondi
22 Ripristinare le iscrizioni mancanti o illeggibili sull’estintore
e sull’etichetta o sostituire quest’ultima
23 Ripristinare il dispositivo di sicurezza per evitare
azionamenti accidentali
24 Ripristinare, se illeggibile o esaurito, o aggiornare il
cartellino di manutenzione e applicarlo all’estintore
25 Controllare gli accessori di fissaggio ed eventuali sostegni
del tubo flessibile e sostituire i particolari avariati
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26 Verificare l’integrità del supporto e delle saldature
26 bis Verificare l’integrità del supporto e delle saldature; controllare
e lubrificare i mozzi e i cuscinetti delle ruote e controllare le
ruote, sostituendo quelle difettose
27 Controllare il fissaggio delle ruote sui mozzi e verificare la
resistenza al traino
28 Controllare le impugnature del supporto e le carenature di
protezione e riparare quelle lesionate
Scheda 3 - Estintore a polvere a pressione permanente
Operazione P C
1 Depressurizzare l’estintore, scaricando solo il gas
ausiliario propellente
2 Assicurarsi che non vi sia pressione residua
3 Svuotare completamente il corpo di estintore
4 Eliminare tutti i residui della vecchia carica
5 Verificare lo stato delle lamiere e delle saldature
del corpo di estintore
6 Eliminare il corpo di estintore che presenti inizi di
corrosione interna
7 Smontare l’otturatore/la valvola nei suoi componenti; controllare
la funzionalità e leggibilità degli indicatori di pressione e la
loro precisione con strumento tarato con manometro di riferimento
campione certificato SIT avente le caratteristiche conformi alla
UNI EN 837-1; eliminare gli indicatori avariati, illeggibili o starati
e sostituirli con indicatori originali indicati dal produttore
8 Sostituire tutte le guarnizioni e le parti usurate
9 Rimontare l’otturatore/la valvola nei suoi componenti e se
necessario lubrificare
10 Smontare il dispositivo di sicurezza contro le sovrapressioni
11 Sostituire il disco a frattura prestabilita/le molle di taratura
della valvola di sicurezza e rimontare, serrando secondo
le indicazioni del produttore
12 Controllare l’integrità del tubo pescante, il suo accoppiamento
ad altri organi, eliminare i residui della vecchia carica ed
altre impurità
13 Smontare l’ugello erogatore/la lancia se separato/a dal
corpo otturatore/dalla valvola
14 Controllare l’integrità dell’ugello erogatore/della lancia e il suo
accoppiamento ad altri organi ed eliminare i residui della vecchia
carica ed altre eventuali ostruzioni
14 bis Controllare l’integrità dell’ugello erogatore/della lancia, il suo
accoppiamento ad altri organi, i dispositivi di azionamento e
di intercettazione della scarica e le loro protezioni, sostituendo
le guarnizioni di tenuta e le parti usurate, eliminare i residui della
vecchia carica ed altre eventuali ostruzioni
15 Smontare il tubo flessibile
16 Eliminare il tubo flessibile che presenti screpolature o
ammaccature del tubo e/o dei girelli di accoppiamento e dei raccordi
16 bis Eliminare il tubo flessibile che presenta screpolature o ammaccature
del tubo e/o dei girelli di accoppiamento e dei raccordi; smontare
e controllare eventuali collettori, verificarne gli accoppiamenti dei
raccordi e dei girelli e eliminare quelli difettosi o lesionati
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17 Ricaricare l’estintore con polvere nuova e originale secondo
le indicazioni del produttore
18 Rimontare l’otturatore/la valvola sul corpo di estintore e
pressurizzare l’estintore alla pressione nominale secondo
le indicazioni dei produttore
19 Assicurarsi che non vi siano perdite di gas ausiliario o di carica
20 Rimontare ogni altro componente precedentemente smontato e
serrare i girelli del tubo flessibile
21 Ripristinare le protezioni o verniciature esterne in presenza di
inizi di corrosione sulle lamiere, sulle saldature e sui fondi
22 Ripristinare le iscrizioni mancanti o illeggibili sull’estintore e
sull’etichetta o sostituire quest’ultima
23 Ripristinare il dispositivo di sicurezza per evitare
azionamenti accidentali
24 Ripristinare, se illeggibile o esaurito, o aggiornare il cartellino
di manutenzione e applicarlo all’estintore
25 Controllare gli accessori di fissaggio ed eventuali sostegni
del tubo flessibile e sostituire i particolari avariati
26 Verificare l’integrità del supporto e delle saldature
26 bis Verificare l’integrità del supporto e delle saldature; controllare e
lubrificare i mozzi e i cuscinetti delle ruote e controllare le ruote,
sostituendo quelle difettose
27 Controllare il fissaggio delle ruote sui mozzi e verificare la
resistenza al traino
28 Controllare le impugnature del supporto e le carenature di
protezione e riparare quelle lesionate
Scheda 4 - Estintore a idrocarburi alogenati
Operazione P C
1 Depressurizzare l’estintore, scaricando solo il gas ausiliario
2 Assicurarsi che non vi sia pressione residua
3 Svuotare completamente il corpo di estintore a ciclo chiuso
per evitare dispersioni di carica
4 Eliminare tutti i residui della vecchia carica
5 Verificare lo stato delle lamiere e delle saldature del
corpo di estintore
6 Eliminare il corpo di estintore che presenti inizi di
corrosione interna
7 Smontare l’otturatore/la valvola nei suoi componenti; controllare
la funzionalità e leggibilità degli indicatori di pressione e la loro
precisione con strumento tarato con manometro di riferimento
campione certificato SIT avente le caratteristiche conformi alla
UNI EN 837-1; eliminare gli indicatori avariati, illeggibili o starati
e sostituirli con indicatori originali indicati dal produttore
8 Sostituire tutte le guarnizioni e le parti usurate
9 Rimontare l’otturatore/la valvola nei suoi componenti e
se necessario lubrificare
10 Smontare il dispositivo di sicurezza contro le sovrapressioni
11 Sostituire il disco a frattura prestabilita/le molle di taratura della
valvola di sicurezza e rimontare, serrando secondo le
indicazioni del produttore
12 Controllare l’integrità del tubo pescante, il suo accoppiamento ad altri
organi, eliminare i residui della vecchia carica ed altre impurità
UNI 9994:2003 © UNI Pagina 10
13 Smontare l’ugello erogatore/la lancia se separato/a dal corpo
otturatore/dalla valvola
14 Controllare l’integrità dell’ugello erogatore/della lancia e il suo
accoppiamento ad altri organi; eliminare i residui della vecchia carica
ed altre eventuali ostruzioni
14 bis Controllare l’integrità dell’ugello erogatore/della lancia, il suo
accoppiamento ad altri organi, i dispositivi di azionamento
e intercettazione della scarica e le loro protezioni, sostituendo
le guarnizioni di tenuta e le parti usurate, eliminare i residui della
vecchia carica ed altre eventuali ostruzioni
15 Smontare il tubo flessibile
16 Eliminare il tubo flessibile che presenti screpolature o
ammaccature del tubo e/o dei girelli di accoppiamento e
dei raccordi
16 bis Eliminare il tubo flessibile che presenti screpolature o
ammaccature del tubo e/o dei girelli di accoppiamento e dei
raccordi; smontare e controllare eventuali collettori, verificarne
gli accoppiamenti dei raccordi e dei girelli e eliminare
quelli difettosi o lesionati
17 Ricaricare l’estintore a ciclo chiuso dopo aver rimontato
l’otturatore/la valvola sul corpo di estintore, con prodotto
nuovo e originale secondo le indicazioni del produttore
18 Pressurizzare l’estintore alla pressione nominale secondo
le indicazioni del produttore
19 Assicurarsi che non vi siano perdite di gas ausiliario o di carica
20 Rimontare ogni altro componente precedentemente smontato
e serrare i girelli del tubo flessibile
21 Ripristinare le protezioni o verniciature esterne in presenza di inizi di
corrosione sulle lamiere, sulle saldature e sui fondi
22 Ripristinare le iscrizioni mancanti o illeggibili sull’estintore e
sull’etichetta o sostituire quest’ultima
23 Ripristinare il dispositivo di sicurezza per evitare
azionamenti accidentali
24 Ripristinare, se illeggibile o esaurito, o aggiornare il cartellino
di manutenzione e applicarlo all’estintore
25 Controllare gli accessori di fissaggio ed eventuali sostegni
del tubo flessibile e sostituire i particolari avariati
26 Verificare l’integrità del supporto e delle saldature
26 bis Verificare l’integrità del supporto e delle saldature; controllare
e lubrificare i mozzi e i cuscinetti delle ruote e controllare
le ruote, sostituendo quelle difettose
27 Controllare il fissaggio delle ruote sui mozzi e verificare la
resistenza al traino
28 Controllare le impugnature del supporto e le carenature di
protezione e riparare quelle lesionate
Scheda 5 - Estintore a biossido di carbonio
Operazione P C
1 Scaricare completamente l’estintore
2 Assicurarsi che non vi sia pressione residua
3 Non applicabile
4 Smontare l’otturatore/la valvola ed eliminare eventuali residui
del corpo di estintore
UNI 9994:2003 © UNI Pagina 11
5 Verificare lo stato delle lamiere
6 Eliminare il corpo di estintore che presenti inizi di corrosione interna
7 Smontare l’otturatore/la valvola nei suoi componenti
8 Sostituire tutte le guarnizioni e le parti usurate
9 Rimontare l’otturatore/la valvola nei suoi componenti e se
necessario lubrificare
10 Smontare il dispositivo di sicurezza contro le sovrapressioni
11 Sostituire il disco a frattura prestabilita/le molle di taratura
della valvola di sicurezza e rimontare, serrando secondo le
indicazioni del produttore
12 Controllare l’integrità del tubo pescante, il suo accoppiamento
ad altri organi; eliminare i residui della vecchia carica ed impurità
13 Smontare l’ugello erogatore/la lancia se separato/a dal
corpo otturatore/dalla valvola
14 Controllare l’integrità dell’ugello erogatore/della lancia, il suo
accoppiamento ad altri organi; eliminare i residui della vecchia
carica ed altre eventuali ostruzioni
14 bis Controllare l’integrità dell’ugello erogatore/della lancia, il suo
accoppiamento ad altri organi, i dispositivi di azionamento e
di intercettazione della scarica e le loro protezioni, sostituire
le guarnizioni di tenuta e le parti usurate, eliminare i residui della
vecchia carica ed eventuali ostruzioni o impurità
15 Smontare il tubo flessibile
16 Eliminare il tubo flessibile che presenti screpolature o ammaccature
del tubo e/o dei girelli di accoppiamento e dei raccordi
16 bis Eliminare il tubo flessibile che presenti screpolature o ammaccature
del tubo e/o dei girelli di accoppiamento e dei raccordi; smontare
e controllare eventuali collettori, verificarne gli accoppiamenti dei
raccordi e dei girelli ed eliminare quelli difettosi o lesionati
17-18 Rimontare l’otturatore/la valvola secondo le coppie di serraggio
previste dal costruttore. In presenza di accoppiamenti conici
assicurarsi che rimanga libero a vista almeno l’ultimo filetto
dell’otturatore/della valvola (diversamente scartare
l’otturatore/la valvola), ricaricare con carica nominale
19 Assicurarsi che non vi siano perdite di gas
20 Rimontare ogni altro componente precedentemente smontato
e serrare i girelli del tubo flessibile dell’eventuale collettore
21 Ripristinare le protezioni o verniciature esterne e il colore
grigio dell’ogiva
22 Ripristinare le iscrizioni mancanti o illeggibili sull’estintore o
sull’etichetta o sostituire quest’ultima
23 Ripristinare il dispositivo di sicurezza per evitare
azionamenti accidentali
24 Ripristinare, se illeggibile o esaurito, o aggiornare il cartellino
di manutenzione e applicarlo all’estintore
25 Controllare gli accessori di fissaggio ed eventuali sostegni del
tubo flessibile e sostituire i particolari avariati
26 Verificare l’integrità del supporto e delle saldature
26 bis Verificare l’integrità del supporto e delle saldature, controllare
e lubrificare i mozzi e i cuscinetti delle ruote e controllare le
ruote, sostituendo quelle difettose
UNI 9994:2003 © UNI Pagina 12
27 Controllare il fissaggio delle ruote sui mozzi e verificare la
resistenza al traino
28 Controllare le impugnature del supporto e le carenature di
protezione e riparare quelle lesionate
Scheda 6 - Estintore ad acqua o a schiuma pressurizzato con bombola di gas ausiliario
Operazione P C
1 Depressurizzare l’estintore, scaricando solo il gas ausiliario
eventualmente immesso nel corpo dell’estintore
1 bis Assicurarsi che la valvola della bombola di gas ausiliario sia ben
serrata. Depressurizzare l’estintore, scaricando solo il gas
ausiliario eventualmente immesso nel corpo dell’estintore
2 Assicurarsi che non vi sia pressione residua e successivamente
staccare la bombola di gas ausiliario dall’estintore. Controllare la
carica della bombola di gas ausiliario (CO2) mediante pesatura
secondo le indicazioni su essa riportate dal produttore. Eliminare
la bombola di gas ausiliario che presenti punti di corrosione o che
non presenti i dati di carica e di tara. Le bombole esterne di CO2
devono essere considerate come estintori portatili a CO2.
2 bis Assicurarsi che non vi sia pressione residua e successivamente
staccare la bombola di gas ausiliario dall’estintore. Verificare la
carica delle bombole di gas ausiliario secondo le indicazioni del
produttore, controllandone la pressione interna o la massa.
Verificare la funzionalità del riduttore di pressione tramite
strumento campione avente le caratteristiche di cui alla UNI EN 837-1.
Controllare la funzionalità e leggibilità degli indicatori di pressione e
la loro taratura con strumento campione avente le caratteristiche di
cui alla UNI EN 837-1; eliminare gli indicatori avariati, illeggibili o
starati e sostituirli con indicatori originali indicati dal produttore.
Per bombole di gas ausiliario (CO2, aria o azoto) rimontare ogni
parte precedentemente smontata, ricollegare il tubo flessibile
all’eventuale tubo di adduzione di gas controllando lo stato dei raccordi
e dei girelli; eliminare il tubo di adduzione gas screpolato o
schiacciato e ripristinare i collegamenti serrando i girelli. Controllare
la funzionalità di eventuali valvole di sfiato o rubinetti di lavaggio.
Le bombole esterne di CO2 devono essere considerate come
estintori portatili a CO2.
3 Svuotare completamente il corpo dell’estintore
4 Eliminare tutti i residui della vecchia carica
5 Verificare lo stato delle lamiere e delle saldature del
corpo di estintore
6 Eliminare il corpo di estintore che presenti inizi di corrosione interna
7 Smontare l’otturatore/la valvola nei suoi componenti
8 Sostituire tutte le guarnizioni e le parti usurate
9 Rimontare l’otturatore/la valvola nei suoi componenti e se
necessario lubrificare
10 Smontare il dispositivo di sicurezza contro le sovrapressioni
11 Sostituire il disco a frattura prestabilita/le molle di taratura
della valvola di sicurezza e rimontare serrando secondo le
indicazioni del produttore
12 Controllare l’integrità del tubo pescante, il suo accoppiamento
ad altri organi, eliminare i residui della vecchia carica ed
altre impurità
13 Smontare l’ugello erogatore/la lancia se separato/a dal
corpo otturatore/dalla valvola
UNI 9994:2003 © UNI Pagina 13
14 Controllare l’integrità dell’ugello erogatore/della lancia, il suo
accoppiamento ad altri organi; eliminare i residui della vecchia
carica ed altre eventuali ostruzioni
14 bis Controllare l’integrità dell’ugello erogatore/della lancia il suo
accoppiamento ad altri organi, i dispositivi di azionamento e di
intercettazione della scarica e le loro protezioni, sostituendo le
guarnizioni di tenuta e le parti usurate; eliminare i residui della
vecchia carica ed altre eventuali ostruzioni
15 Smontare il tubo flessibile
16 Eliminare il tubo flessibile che presenti screpolature o ammaccature
del tubo e/o dei girelli di accoppiamento e dei raccordi
16 bis Eliminare il tubo flessibile che presenti screpolature o ammaccature
del tubo e/o dei girelli di accoppiamento e dei raccordi; smontare
e controllare eventuali collettori, verificarne gli accoppiamenti
dei raccordi e dei girelli ed eliminare quelli difettosi o lesionati
17 Procedere alla ricarica con particolare attenzione alla formazione
dell’eventuale soluzione schiumogena che deve essere del tipo e
della concentrazione indicati dal produttore; le soluzioni devono
essere omogenee e non devono presentare grumi di sostanze
non disciolte
18 Rimontare la bombola di gas ausiliario controllando l’integrità del
suo accoppiamento all’otturatore e rimontare l’otturatore/valvola
sul serbatoio
19 Dopo il rimontaggio della bombola di gas ausiliario, assicurarsi
che non vi siano perdite di gas o di carica
20 Rimontare ogni altro componente precedentemente smontato e
serrare i girelli del tubo flessibile
21 Ripristinare le protezioni o verniciature esterne in presenza di
inizi di corrosione sulle lamiere, nelle saldature e sui fondi
22 Ripristinare le iscrizioni mancanti o illeggibili sull’estintore e
sull’etichetta o sostituire quest’ultima
23 Ripristinare il dispositivo di sicurezza per evitare
azionamenti accidentali
24 Ripristinare, se illeggibile o esaurito, o aggiornare il cartellino
di manutenzione e applicarlo all’estintore
25 Controllare gli accessori di fissaggio ed eventuali sostegni
del tubo e sostituire i particolari avariati
26 Verificare l’integrità del supporto e delle saldature
26 bis Verificare l’integrità del supporto e delle saldature, controllare e
lubrificare i mozzi e i cuscinetti delle ruote e controllare le
ruote, sostituendo quelle difettose
27 Controllare il fissaggio delle ruote sui mozzi e verificare la
resistenza al traino
28 Controllare le impugnature del supporto e le carenature di
protezione e riparare quelle lesionate
Scheda 7- Estintore a polvere pressurizzato con bombola di gas ausiliario
Operazione P C
1 Depressurizzare l’estintore scaricando solo l’eventuale gas ausiliario
immesso nel corpo di estintore
1 bis Assicurarsi che la valvola della bombola di gas ausiliario sia ben
serrata. Depressurizzare l’estintore scaricando solo l’eventuale
gas ausiliario immesso nel corpo di estintore
UNI 9994:2003 © UNI Pagina 14
2 Assicurarsi che non vi sia pressione residua e successivamente
staccare la bombola di gas ausiliario dall’estintore. Controllare
la carica della bombola di gas ausiliario (CO2) mediante pesatura
secondo le indicazioni su essa riportate dal produttore. Eliminare
la bombola di gas ausiliario che presenti punti di corrosione o
che non presenti i dati di carica e di tara. Le bombole esterne
di CO2 devono essere considerate come estintori portatili a CO2.
2 bis Assicurarsi che non vi sia pressione residua e successivamente
staccare la bombola di gas ausiliario dall’estintore. Verificare
la carica delle bombole di gas ausiliario secondo le indicazioni
del produttore, controllandone la pressione interna o il peso.
Verificare la funzionalità del riduttore di pressione per mezzo
di uno strumento campione avente le caratteristiche di cui
alla UNI EN 837-1. Controllare la funzionalità e leggibilità
degli indicatori di pressione e la loro taratura con strumento
campione avente le caratteristiche di cui alla UNI EN 837-1;
eliminare gli indicatori avariati, illeggibili o starati e sostituirli
con indicatori originali indicati dal produttore. Per bombole di
gas ausiliario (CO2, aria o azoto) rimontare ogni parte
precedentemente smontata, ricollegare il tubo flessibile
e l’eventuale tubo di adduzione di gas controllando lo stato
dei raccordi e dei girelli; eliminare il tubo di adduzione gas
screpolato o schiacciato e ripristinare i collegamenti
serrando i girelli. Controllare la funzionalità di eventuali
valvole di sfiato o rubinetti di lavaggio. Le bombole esterne
di CO2 devono essere considerate come estintori portatili a CO2.
3 Svuotare completamente il corpo dell’estintore
4 Eliminare tutti i residui della vecchia carica
5 Verificare lo stato delle lamiere e delle saldature del
corpo di estintore
6 Eliminare il corpo dell’estintore che presenti inizi di
corrosione interna
7 Smontare l’otturatore/la valvola nei suoi componenti
8 Sostituire tutte le guarnizioni e le parti usurate
9 Rimontare l’otturatore/la valvola nei suoi componenti e se
necessario lubrificare
10 Smontare il dispositivo di sicurezza contro le sovrapressioni
11 Sostituire il disco a frattura prestabilita/le molle di taratura
della valvola di sicurezza e rimontare serrando secondo
le indicazioni del produttore
12 Controllare l’integrità del tubo pescante e il suo
accoppiamento ad altri organi; eliminare i residui della
vecchia carica ed altre impurità
13 Smontare l’ugello erogatore/la lancia se separato/a
dal corpo otturatore/dalla valvola
14 Controllare l’integrità dell’ugello erogatore/della lancia e il suo
accoppiamento ad altri organi; eliminare i residui della
vecchia carica ed altre eventuali ostruzioni
14 bis Controllare l’integrità dell’ugello erogatore/della lancia, il suo
accoppiamento ad altri organi, i dispositivi di azionamento e
di intercettazione della scarica e le loro protezioni, sostituendo
le guarnizioni di tenuta e le parti usurate; eliminare i residui
della vecchia carica ed altre eventuali ostruzioni
15 Smontare il tubo flessibile
UNI 9994:2003 © UNI Pagina 15
16 Eliminare il tubo flessibile che presenti screpolature o ammaccature
del tubo e/o dei girelli di accoppiamento e dei raccordi
16 bis Eliminare il tubo flessibile che presenti screpolature o
ammaccature del tubo e/o dei girelli di accoppiamento e dei
raccordi; smontare e controllare eventuali collettori, verificarne
gli accoppiamenti dei raccordi e dei girelli e eliminare quelli
difettosi o lesionati
17 Ricaricare l’estintore con polvere nuova e originale secondo le
specificazioni del produttore
18 Rimontare la bombola di gas ausiliario, controllando l’integrità
del suo accoppiamento all’otturatore/alla valvola e rimontare
l’otturatore/la valvola sul corpo dell’estintore
18 bis Rimontare l’otturatore/la valvola sul corpo di estintore
19 Rimontare la bombola di gas ausiliario e assicurarsi che non
vi siano perdite di gas o di carica
20 Rimontare ogni altro componente precedentemente smontato
e serrare i girelli del tubo flessibile
21 Ripristinare le protezioni o verniciature esterne in presenza
di inizi di corrosione sulle lamiere, sulle saldature e sui fondi
22 Ripristinare le iscrizioni mancanti o illeggibili sull’estintore e
sull’etichetta o sostituire quest’ultima
23 Ripristinare il dispositivo di sicurezza per evitare azionamenti
accidentali
24 Ripristinare, se illeggibile o esaurito, o aggiornare il cartellino
di manutenzione e applicarlo all’estintore
25 Controllare gli accessori di fissaggio ed eventuali sostegni
del tubo flessibile e sostituire i particolari avariati
26 Verificare l’integrità del supporto e delle saldature
26 bis Verificare l’integrità del supporto e delle saldature; controllare
e lubrificare i mozzi e i cuscinetti delle ruote e controllare le
ruote, sostituendo quelle difettose
27 Controllare il fissaggio delle ruote sui mozzi e verificare la
resistenza al traino
28 Controllare le impugnature del supporto e le carenature
di protezione e riparare quelle lesionate
VARIAZIONE ALLA NORMA UNI 9994-2003 ( RIF. NORMA UNI 9944-1:2013 )
Il 20 Giugno 2013 è entrata in vigore la nuova norma UNI 9994-1 “Apparecchiature per estinzione incendi – Estintori di incendio – Parte 1: Controllo iniziale e manutenzione”. La norma indica i criteri per effettuare la sorveglianza, il controllo, la revisione e il collaudo degli estintori al fine di garantirne l’ efficienza operativa.
Rispetto alla edizione precedente, riportiamo alcune tra le principali differenze:
- le fasi di manutenzione passano da 4 a 6;
- le tempistiche di revisione degli estintori idrici cambiano da 18 a 24/48 mesi.
Altre importanti novità riguardano:
- l’obbligo di marcare, in fase di revisione e collaudo, la data e la denominazione dell’azienda, sia all’interno che all’esterno dell’estintore;
- limite di vita degli estintori a 18 anni dalla data di costruzione;
- è previsto il registro, a cura della persona responsabile (da tenere a disposizione dell’autorità competenti e del tecnico manutentore), in cui tenere traccia dei lavori e dello stato dei lavori;
- la sostituzione, in fase di revisione, della valvola erogatrice per gli estintori a biossido di carbonio;
- la sostituzione, in fase di collaudo, della valvola erogatrice per garantire l’efficienza e la sicurezza di ogni estintore.
1 - TIPOLOGIE D’USO
Le manichette antincendio si dividono – a seconda dell’uso a cui sono destinate – in due
categorie:
• manichette di mandata che sono tutte le manichette appiattibili che devono essere
interamente distese prima nell’utilizzo e che sono comunemente usate nel servizio di
spegnimento e nei complessi idrante a norma UNI EN 671/2;
• manichette di mandata e aspirazione che sono manichette rigide o semi-rigide che possono
essere utilizzate senza essere svolte e che trovano impiego per l’aspirazione di acqua di
spegnimento o nei naspi a norma UNI EN 671/1.
Le manichette di mandata – a seconda dell’uso cui sono destinate – si dividono in quattro gruppi
principali:
• manichette non rivestite per impieghi saltuari e rischi lievi;
• manichette rivestite in poliuretano o PVC per impieghi professionale e rischi medi;
• manichette rivestite internamente ed esternamente in gomma NBR per impieghi continui e
rischi elevati;
• manichette per alte pressioni che possono essere sia a calza esterna semplice sia calza
doppia secondo le norme USA.
MANDATA - I nostri marchi di riferimento sono:
a) - manichette per impieghi saltuari e rischi lievi:
tipo: UNI* adatta per usi civili (solo Ø 45 e 70) – MEC adatta per usi industriali e navali – MEC
MINISTERIALE adatta per impieghi professionali - ENI 0198 tipo A (risponde alla tabella ENI 0.198
e AGIP PETROLI 9025.31)
b) – manichette per usi professionali e rischi medi:
tipo: UNI RED per usi industriali ( solo Ø 45 e 70) – MEC RED per usi professionali (risponde alla
normativa VV.F./Ministero Interni) – RED MEC MINISTERIALE per VV.F. - ENI 0198 tipo B
(risponde alla tabella ENI 0.198 e AGIP PETROLI 9025.31) – UMM 04.3.01 ex 1083 (impiegata
dalla Marina Militare Italiana solo Ø 45 – 70 e 125)
c) – manichette per impieghi continui e rischi elevati:
tipo: SUPERMEC per raffinerie e impianti petrolchimici – SUPERMEC NERA alta pressione per usi
agricoli e industriali, lavaggi industriali, anti-inquinanamento (fino a Ø 10”/254 mm) –SUPERMEC
AIR specifica per aria compressa da Ø 20 a 75) - ENI 0198 tipo C (risponde alla tabella ENI 0.198
e AGIP PETROLI 9025,31) - 4K (ex Blindo) specifica per uso antincendio forestale –
d) manichette per alte pressioni:
tipo: FLEX GH calza semplice ( solo Ø 25 e 38) – DOUBLE JACKET calza doppia ( solo Ø 25 – 38
e 63) – SNOWFLEX calza doppia specifica per cannoni da neve –
e – manichette per acqua potabile:
FOOD colore giallo – certificata per passaggio acqua potabile secondo D.M. SANITA’ n. 102 del
02.12.1998 e successive modificazioni (a Magazzino Ø 25 – 45 – 70 e 102) – FOOD BLU tipologia
rinforzata, certificata per passaggio acqua potabile secondo D.M. SANITA’ n. 102 del 02.12.1998 e
successive modificazioni ( a Magazzino Ø 102) –
f – manichette per lavaggio
ME-M tipo in PVC colore blu bassa pressione, alta resistenza antiabrasione –
ASPIRAZIONE E MANDATA - si dividono in due gruppi principali:
• manichette di aspirazione per autopompe – motopompe ecc.
• manichette di corredo naspi antincendio a norma EN 694 o per alte pressioni
I nostri marchi di riferimento sono:
a) - manichette per autopompe – motopompe ecc.:
tipo: MAGNUM CB in PVC spiralato tipo particolare che mantiene un ottima flessibilità anche a
temperature particolarmente rigide;
b) – manichette per naspi antincendio:
tipo: UNIFLOW T e TC manichetta semirigida a struttura tessile il mod. TC è rivestito in PU di
colore rosso Ø 20 e 25 a norma EN 694 e UNI 9488 - UNIFLOW G in termoplastico colore rosso
rinforzato con poliestere a norma EN 694 Ø 20 e 25 – AR 40 per alte pressioni (solo Ø 10 e 13
interni) –
2 – MANUTENZIONE E CONTROLLI
Tutte le tubazioni antincendio devono essere verificate periodicamente e sottoposte ai seguenti
controlli:
- ogni sei mesi devono essere srotolate completamente – se del tipo di mandata – e
sottoposte alla normale pressione di esercizio di rete –
- devono essere verificate le legature che non devono presentare perdite o trafilamenti –
- devono essere verificate visivamente e, se presentano lesioni o screpolature, devono
essere controllate alla massima pressione di esercizio indicata dalle normative o nelle
tabelle tecniche e, se del caso, devono essere sostituite –
- in ogni caso – a norma UNI EN 671/3 – ogni cinque anni devono essere sottoposte alla
massima pressione di esercizio –
- dopo l’impiego, anche se non è trascorso il periodo di tempo indicato, le manichette devono
essere sgocciolate per evitare ristagno di liquido all’interno (non occorre, peraltro, che
siano perfettamente asciutte) e se sono sporche di grasso, olio ecc. – dopo essere state
ripulite con un panno con acqua tiepida senza usare detersivi che potrebbero lesionare la
manichetta – specialmente se sono del tipo non rivestito – devono essere controllate alla
normale pressione di rete per verificare eventuali lesioni del rivestimento
impermeabilizzante –
- tutte le operazioni di cui sopra devono essere annotate nell’apposito registro e riportate, se
esistente, sul cartellino di verifica periodica applicato alla tubazione (di norma il cartellino si
utilizza per le manichette poste a corredo dei complessi idrante UNI EN 671/2) –
PRESSO I NOSTRI UFFICI ESISTE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PER FORNIRE
ULTERIORI INFORMAZIONI – ATTREZZATURE PER LA VERIFICA E MANUTENZIONE
ECC. ECC.
B – MANUALE D’USO E MANUTENZIONE DEGLI ALTRI COMPONENTI
1 – MANUTENZIONE E CONTROLLI
Con le medesime scadenze indicate al punto 2 del paragrafo precedente i componenti dei
complessi idrante devono essere sottoposti ai seguenti controlli:
- verifica dell’integrità del sigillo posto sulla chiusura della cassetta;
- verifica dell’assenza di parti rugginose o, comunque, lesionate;
- verifica dell’assenza di insetti o simili (se del caso dotare le feritoie di rete antivespa);
- controllo della presenza dei seguenti componenti: manichetta raccordata - rubinetto idrante
- lancia con getto pieno e nebulizzato e possibilità di intercettare il getto - selletta
salvamanichetta (o uno degli altri supporti previsti) - lastra antinfortunistica tipo a rottura
predetimata antinfortunistica - istruzioni d’uso e manutenzione - cartello segnalatore;
- verifica del buon funzionamento del rubinetto idrante (sforzo necessario per ruotare il
volantino che deve aprirsi in maniera regolare e priva di intoppi);
- verifica del funzionamento della lancia (sforzo necessario per passare da getto pieno a
nebulizzato e per raggiungere la posizione di completa chiusura);
devono essere, inoltre, eseguite le seguenti manutenzioni:
- antiruggine sulle parti eventualmente lesionate e coloritura con colore adeguato (RAL 3000
prescritto unicamente per i supporti);
- pulizia generale del complesso idrante;
- eventuale ingrassaggio delle parti che richiedono la protezione e la lubrificazione;
- tutte le operazioni di cui sopra devono essere registrate sull’apposito registro delle
anutenzioni e verifiche antincendio da compilarsi a cura dei Manutentori e da conservarsi
c/o l’Azienda
La manutenzione delle chiusure tagliafuoco sono rese obbligatorie dal D.M. 10/03/98 e prevede interventi di manutenzione ordinaria che comprendono la verifica visiva dell’integrità delle porte, la verifica del normale funzionamento dei sistemi di apertura, il controllo delle guarnizioni antifumo e la taratura delle molle di chiusura, l’applicazione di un apposito cartellino, comprovante l’avvenuto controllo e la compilazione del registro delle attrezzature antincendio.
Periodicità suggerita:
-uso medio (0-50 aperture giorno) ogni sei mesi.
-uso intensivo ( 50-200 apertura giorno) ogni tre mesi.
Le operazioni da eseguire in fase di manutenzione sono indicate dal costruttore e dalla norma UNI EN 11473-1:
- Controllo della chiusura della porta ( se ermetica e rapida); la porta deve risultare solidamente fissata al supporto (muratura);
- Controllo integrità del telaio e del suo attacco al muro; non devono esserci crepe, fessure o distacchi che impediscono una riduzione di continuità e di solidità dell’ancoraggio.
- Controllo dell’integrità delle ante; la porta non deve presentare forature, ammaccature, distorsioni, corrosioni, spaccature, cedimenti, ecc. Inoltre i vetri inseriti non devono mostrare fessurazioni.
- Controllo della stabilità e funzionalità delle cerniere.
- Controllo dell’assenza di cigoli nelle cerniere- rulli di scorrimento.
- Controllo della funzionalità della maniglia/maniglione; su porte a 2 battenti munite di maniglione antipanico, la porta deve aprirsi agevolmente e spalancarsi liberamente, agendo anche e solamente sul maniglione posto sull’anta secondaria.
- Controllo rapido di apertura anta.
- Controllo presenza del cartello di segnalazione.
- Controllo funzionamento degli elettromagneti e loro supporti.
- Controllo delle molle di spinta ( verificare se sufficiente); i dispositivi di auto chiusura devono funzionare perfettamente; le porte anche se aperte parzialmente, devono richiudersi sino allo “scatto” dei dispositivi di ritegno.
- Controllo che l’area esterna / interna alla porta sia sgombra dagli ostacoli: la porta deve essere libera da ritegni di qualsiasi genere. Non devono esserci oggetti che ostacolino il passaggio delle persone riducendo la larghezza e l’altezza.
- Controllo dei chiudiporta, preselettori e loro lubrificazione ( quando sono presenti).
- Controllo scorrimento ante ( quando presenti).
- Controllo integrità guarnizione autoespandente perimetrale; le guarnizioni perimetrali possono essere applicate sulle parti mobili e/o sulle parti fisse devono essere integre e non coperte da verniciature.
- Controllo se il maniglione antipanico è a norma CE (1), nel caso il Committente avesse l’obbligo a seguito decreto ministeriale 03.11.2004 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Italina n°271 del 18.11.2004..
- Registrazione delle attività di manutenzione sulla scheda di controllo segnalazione immediata di eventuali deficienze, cause, danni o impedimenti tali da rendere pregiudizievole lo svolgimento di una fase di emergenza antincendio.